L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, lenta ma progressiva, molto diffusa e caratterizzata da una ridotta massa ossea che comporta fragilità scheletrica e aumento del rischio di fratture altamente invalidanti, soprattutto a livello delle vertebre e del femore, con costi sociali ed economici molto gravosi. L’osteoporosi è dovuta a un’alterazione dell’equilibrio tra il normale riassorbimento di tessuto osseo e la costruzione di nuovo tessuto e viene normalmente valutata e diagnosticata mediante la densitometria ossea.
L’uomo il vero sesso debole in materia di salute ossea: in Italia almeno 1.500.000 maschi adulti sono affetti da questa malattia, mentre nel Veneto si registrano ben 6000 fratture di femore all’anno. E’ quindi fondamentale concentrare le proprie energie sulla prevenzione perché negli uomini l’osteoporosi non viene diagnosticata ne trattata.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene l’osteoporosi un problema di grande rilevanza, secondo solo alle malattie cardiovascolari e colpisce prevalentemente le persone più anziane. L’osteoporosi colpisce sia donne (soprattutto dopo la menopausa) che uomini. In generale, l’incidenza dell’osteoporosi in entrambi i sessi aumenta con l’età ed è favorita da una ridotta attività fisica, da una dieta povera di calcio e da una carenza di vitamina D.